Gli artisti

 

“ BIG HARP BLUES BAND"

 

Un nome nuovo alla ribalta nel panorama Blues Italiano, Big Harp è un vero e proprio Blues show man. Massimo Casazza in arte Big Harp, armonicista cantante, nato nel ‘72 a Torino, da sempre appassionato al piccolo strumento dalle grandi potenzialità, è dotato di un’infinita energia sul palco.
Capitano della Big Harp Blues Band, conduce i concerti con una forte intenzione Blues, che gli fonde energia, carattere d’improvvisazione, coinvolgimento e semplicità.
Massimo Casazza ha iniziato interessandosi alle note di J. Popper, ai suoni di J. Mars, al carisma e bravura di Fabio Treves, riproponendo i classici del blues in chiave moderna, elaborata e accattivante, pur mantenendo l'animo blues dei padri dell'armonica.
Il suo impegno è quello di suscitare sempre più nell' ascoltatore sentimenti, emozioni, sensazioni di qualsiasi tipo comunicando al pubblico gioia, disperazione, amore, odio, benessere, dolore ...
Oggi il suo modo di suonare è fortemente condizionato dai grandi armonicisti che hanno scritto la storia dell'armonica e che hanno creato uno stile musicale e modello di vita: il BLUES
Ha suonato sul palco di Eugenio Finardi, Vince Vallicelli, Pippo Guarnera, Massimo Martellotta, Clive Bunker & Mick Abrahams, Beccattini, Peeches, Slep, Arthur Miles, Alex Gariazzo, Johnny Mars, G. Petrini, Kellie Rucker, Giancarlo Schinina.
Il successo dei suoi spettacoli dal vivo è dovuto alla rosa di musicisti che vanta nelle sue fila, con i quali ha trovato un’ importante complicità musicale: Massimo Altieri alla chitarra, Mauro Gandolfo al basso, Sergio Ponti alla batteria, Michelangelo Di Gioia all' hammond.
La band si è particolarmente distinta in questi ultimi anni e occasionalmente ha suonato e suona  con musicisti affermati e famosi (Eugenio Finardi, Vince Vallicelli, Pippo Guarnera, Massimo Martellotta, Clive Bunker & Mick Abrahams, Beccattini, Peeches, Slep, Arthur Miles, Alex Gariazzo, Johnny Mars, G. Petrini, Kellie Rucker, Giancarlo Schinina, James Thompson, Mr. Boogieman, Sax Gordon, Peppe O' Blues & Hell's Cobra, Alberto Mandarini, Mike, Arthur Barrow, SFOM Orchestra, Bernardo Lanzetti(PFM) e Mystery Band, Ian Anderson).
Big Harp Blues band, ad Alassio, interpreterà brani dei più grandi artisti del passato e del presente.

Sulla scena da oltre 40' anni, Mauro Gandolfo è dotato di un grande sound tipico dei bassisti di Chigago. Feeling ed energia fanno di lui uno dei bassisti più apprezzati nel panorama blues Italiano. Il suo tocco nasce da una predominante attrazione per la musica “nera”. Conoscitore di tutti i musicisti blues è capace di incantare ogni ascoltatore con le sole sue quattro corde.
Tra le tante collaborazioni artistiche ricordiamo quelle con la storica band Model T-Boogie, King Bees, Little Red and the Roosters, Slep.
Supporter di alcuni grandi artisti, ha suonato con Phil Guy, Fabio Treves, Nick Becattini, Lenny Mcmillian, Bill Thomas, Herbie Goins e Debora Coleman. Si è esibito, inoltre, con James Thompson, Mr. Boogieman, Sax Gordon, Peppe O' Blues & Hell's Cobra e Arthur Miles. Nel 1998 con la I.B.B. incide il CD "Live in Sacra Birra".

Sergio Ponti, batterista torinese con all'attivo numerose e prestigiose collaborazioni internazionali (Mick Abrahams, Mike Keneally, Ian Anderson, Dave Pegg, Arthur Barrow) completa la sezione ritmica della Big Harp Blues Band. Dopo una parentesi nell'ambito del rock più estremo, con tournée europee con bands quali Illogicist e Ephel Duath, Sergio è stato morso dalla tarantola del Blues, che con i suoi shuffles, slows, 12/8s, mambos, 2nd-line grooves costituisce ora il suo pane quotidiano...

Michelangelo Di Gioa, torinese, classe 1960, bluesman, ha iniziato a mettere le mani su una tastiera suonando un piccolo armonium a pedali, nella sala giochi dell’oratorio di quartiere. Nel 1990 è iniziata la sua vera avventura musicale partendo dai live music club di Torino e dintorni, in compagnia dei suoi amici musicisti, tutti con il sangue pieno di blues. Una interminabile serie di concerti con il fedele strumento a

fianco di personaggi già affermati lo portano a “performances” di primo piano in numerosi Blues Festivals di livello locale e nazionale e alla partecipazione in alcuni LP, di cui uno dedicato al blues metropolitano della sua città.
Il suo è uno stile personale, a metà strada fra l’approccio jazz-blues classico e quello primordiale di Milton Buckner, molto istintivo e grintoso. Ascoltarlo è sempre un vero divertimento.
Fra le più importanti esibizioni si ricordano la partecipazione al Nave Blues Festival del 1993, in apertura a Sugar Blue (memorabile l’interpretazione di Mike in Summertime che scatena l’applauso a scena aperta del pubblico), la partecipazione alla manifestazione “Thank You Mr. Hammond 95” di Sestri Levante insieme al quartetto di un mito dell’organo jazz, l’americano Jack Mc Duff, a diverse edizioni del “Blu Notti Blues” di Moncalvo, al “Macallè Blues Festival” di Alessandria 96, nel quale erano presenti ospiti di considerevole fama, fra i quali anche il mitico Lowell Fulsom. La rivista “Il Blues” lo definisce pioniere nostrano dell’organo Hammond e della fisarmonica Zydeco. Oltre all’organo Michelangelo si è infatti specializzato anche nell’uso della fisarmonica in puro stile Lousiana, facendo riferimento in particolare al grande Clifton Chenier.
Ha suonato in questi anni con Little Red & the Roosters, Carla Suppo & The Blue Melodies, Slep & the Red House, i mitici Boom Boom Brothers, Terry Blues Band (band in cui suona tuttora). Ha collaborato come special guest con numerossime altre bands, qualche volta in compagnia di musicisti d’oltre oceano. In concerto usa abitualmente un HAMMOND M100 custom (portatile) del 1965, nelle grandi occasioni il suo ultrafirmato B3 portatile (è stato prestato alla band di B.B. King, a Steve Winwood, Lucky Peterson, James Taylor, e molti altri), nelle situazioni più “leggere” suona invece un dignitoso ELKA X50 (clone vintage degli anni 70) accoppiato ad un Leslie 145. Per puro divertimento ogni tanto porta sul palco qualcuna delle sue tastiere da collezione: piano elettrico Wurlitzer, Clavinet D6, Vox Jaguar, ecc.

L’iniziativa è ad ingresso gratuito.

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