Gli artisti

 

Faraò Trio

Antonio Faraò pianoforte
Marco Vaggi contrabbasso
Guido May drums batteria

 

Antonio Faraò, pianista e compositore jazz, nato a Roma, è considerato dalla critica mondiale uno dei più interes-santi pianisti jazz dell’ultima generazione. Nasce in una famiglia dalle radici ben salde, la mamma nota pittrice e poetessa e il padre batterista jazz, entrambi appassionati, lo abituano sin da piccolo all’ascolto di musicisti come Benny Goodman, Duke Ellington, Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, trasmettendogli un gusto per lo swing che resterà intatto negli anni successivi, diventando elemento peculiare del suo modo di suonare. Inizia a sei anni a suonare su un vibrafono giocattolo, in seguito la batteria e poi il pianoforte intraprendendo lo studio classico; si distingue fin da giovane per uno spiccato interesse per la musica nero-americana di Oscar Peterson, Bill Evans, John Coltrane, Miles Davis. Ha ottenuto riconoscimenti nel concorso “Jazz Four Roses” e nel prestigioso “Concorso Internazionale di Piano Jazz Martial Solal”, eventi che lo hanno lanciato ancora più intensamente nei circuiti internazionali della musica jazz contemporanea, portandolo ad incidere diversi dischi in Italia e, sempre come leader, per l’importante etichetta tedesca Enja records: “Black Inside” nel 1998 e “Thorn” nel 2001 in cui Antonio è accompagnato da Jack DeJohnette alla batteria, Chris Potter al sax tenore e Drew Gress al contrabbasso, e “Next Stories” nel 2002.. Collabora con importanti musicisti, partecipa a diversi festival sia in Italia che all’estero. Viene spesso chiamato a sostenere Workshops in vari paesi europei d è stato invitato dai Conservatori di Rotterdam ed Amsterdam.
Tra i progetti: A. Faraò Trio “Encore”, “Takes on Pisolini”, “Woman’s Perfume”; A. Faraò Quartet “Far Out” Tributo a Bob Berg e A. Faraò – piano solo.
Marco Vaggi, contrabbassista e didatta nato a Milano nel ‘57, ha iniziato l'attività di musicista alla fine degli anni settanta entrando a far parte del quintetto del batterista Gianni Cazzola. Da allora la sua crescita artistica si è sviluppata all'interno di molteplici progetti, che lo hanno visto al fianco di musicisti tra i più conosciuti della scena nazionale e continentale del jazz. Ha fatto parte di formazioni storiche quali il quintetto di Giorgio Gaslini, il quartetto di Franco Cerri ed Enrico Intra, Antonio Faraò, le big band Keptorchestra, Lydian sound orchestra, Civica jazz band, svolgendo un’intensa attività concertistica e di club, suonando in numerosi festival e rassegne in Europa e Stati Uniti, partecipando a numerose trasmissioni radiotelevisive e prendendo parte all'incisione di più di trenta CD. Ha suonato, nel corso delle loro tournee italiane, con grandi solisti internazionali.  Ha pubblicato saggi sulla rivista di musicologia Musica Oggi, ed ha partecipato a conferenze e presentazioni musicali in biblioteche, centri sociali e terapeutici. Da sempre appassionato alla didattica, ha insegnato nelle scuole di Parma, Dolo e del Centro Jazz di Torino, nei seminari estivi del Thelonious Monk Institute e di Sondrio. Dal 1987 insegna nei Civici Corsi di Jazz di Milano, dove tiene corsi di contrabbasso, teoria, musica d'insieme e improvvisazione.
Guido May, nato nel 1968 in Germania ha preso lezioni di pianoforte classico a sette anni; nel 1983 ha iniziato a prendere lezioni presso il "Drummers Focus drumming scuola a Monaco di Baviera per due anni e frequentato numerosi seminari tra cui il jazz Burghausen, Erlangen e Ingolstadt. Dopo la  laurea nel 1988 si trasferisce a Monaco di Baviera per il servizio civile e di lavoro ed ha tenuto i suoi primi concerti con grandi musicisti come Romano Schwaller, Peter O'Mara, Peter Tuscher, Thomas Stabenow, Henning Sieverts, Evan Tate, Dusko Goykovich, Rick Keller, John Enders , Roberto Di Gioia, i fratelli Bilancia, Adrian Mears, Thomas Reimer, Helmut Kagerer, Steve McKenna, Barbara Dennerlein, Wolfgang Schmid, Joe Haider, Hermann Breuer, Joe Kienemann, e molti altri.
Nel 1996 Roberto Di Gioia ha prodotto per lui una registrazione con Pee Wee Ellis, che comprendeva un tour europeo e l'album "A New Shift". Dal 1997 fino al 2000 ha fatto tour con Wolfgang Schmid "calcio", Mose Allison e Peter Fessler e suonato con artisti come Diana Krall, Claudio Roditi, Jay Ashby, Bob Berg, Leni Stern, Bobby Shew, Karl Ratzer, Bireli Lagrene, Thilo Wolf Big Band feat. John Pizzarelli. John Pizzarelli.

Foto Alda Naso