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Quilts&Quilts

Comune di Alassio
Assessorati alla Cultura e al Turismo
Ex Chiesa Anglicana di Alassio

PRESENTANO

QUILTS & QUILTS
Una tradizione anglosassone in Alassio

Mostra di patchwork e quilting

dal 05 al 13 DICEMBRE 2009
ingresso libero dalle 15.00 alle 19.00

( VEDI LA PHOTOGALLERY )

“ Chi dorme sotto un quilt dorme sotto una coperta d’amore”
 Motto Amish

La Ex Chiesa Anglicana di Alassio apre le porte all'arte applicata con la mostra “Quilts e quilts. Una tradizione anglosassone in Alassio.
Si tiene dal 5 al 13 Dicembre 2009, e si inaugura il sabato 5 dicembre 2009 alle ore 17,30 la mostra che raccoglie patchwork e quilts presso la Ex Chiesa Anglicana di Alassio. Una serie di grandi lavori prodotti da alcune delle più importanti artiste della scena nazionale e internazionale. Organizzata dall'Ex Chiesa Anglicana per conto dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo di Alassio, la mostra è introdotta dall'artista e conoscitrice di quilt alassina Giovanna Usai, che alla inaugurazione introduce la mostra con una conferenza musicale dal titolo:  “I quilt, storia e tradizione” e intermezzata dalla musica scelta ed eseguita al  flauto traverso del maestro Paolo Emmanuel Ferrigato accompagnato dall'arpa di Alessandra Magrini.

Sabato 12 dicembre (ore 15.00 / 19.00) è dedicato al “Quilting day. Incontro e Show and Tell, presentazione e illustrazione di quilts da parte di artiste del settore textile art e contemporary art”. Si tratta di un momento didattico-divulgativo, che prevede la costituzione di gruppi di lavoro finalizzati alla realizzazione di un piccolo manufatto tessile.

La mostra e le manifestazioni sono ad Ingresso libero.
Gli orari di apertura: tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00

 

“Con questa mostra l'Ex Chiesa Anglicana di Alassio rende omaggio ad un genere di arte applicata di grande fascino, lunga storia e ricca tradizione – sostiene la dott.ssa Monica Zioni, Assessore alla Cultura e al Turismo della Città di Alassio – con una importante esposizione di livello internazionale che permette di comprendere a fondo, anche grazie agli eventi collaterali, un momento importante della cultura artistica anglosassone, ancora molto sentita nella nostra città, come dimostra la presenza e l'attività di artiste di alto livello”.
 
“L’esposizione di questi manufatti di origine anglosassone (conosciuti come Quilt  in tutto il mondo) – dice Giovanna Usai, artista quilter Alassina - ha l’intento di fare conoscere e divulgare una tradizione di manualità femminile che ha origine antiche. Si tratta di trapunte composte di tre strati: lo strato superiore è formato da pezzi di tessuti diversi cuciti insieme ( patchwork) ,il secondo è un foglio di imbottitura di cotone , il terzo è un taglio di stoffa generalmente in un solo pezzo. Questi tre strati devono essere trapuntati insieme in modo da ottenere una  coperta che in origine aveva la semplice finalità di recuperare a nuovo uso dei tessuti dismessi. Col tempo questo  modesto lavoro domestico si è evoluto sino a diventare una vera e propria forma d’arte che partendo dagli Stati Uniti si è diffusa in tutto il mondo”.

La mostra in oggetto presenta i lavori di un gruppo di quilter di Alassio e Albenga, donne che da diversi anni compongono quilts e patchork, scoprendo come quest'arte applicata sia anche un nuovo ed antico modo di socializzare, poiché da sempre il quilting è lavoro di gruppo.
In mostra sono esposti circa venti quilts diversi per composizione, tecnica e tessuti.
Sono presenti anche alcuni antichi quilts di provenienza statunitense, facenti parte della collezione privata di Giovanna Usai.
Un piccolo settore è dedicato al mondo degli Amish le cui donne sono famose per la capacità di creare dei quilts eccellenti nella loro rigorosa semplicità .Sono  esposte foto ed esempi di manufatti Amish sia autentici che creati in aderenza al loro stile.
Durante l’orario di apertura della mostra, sull’apposito schermo in sala, scorreranno immagini legate al mondo del quilt, immagini  colte in momenti di lavoro o occasioni di incontro, opere finite e in fase di lavorazione.


Informazioni
Lucia Campana, addetta stampa del Comune di Alassio : 347 833 44 69
per immagini e informazioni : lucia.campana@gmail.com, chiesaanglicana@gmail.com

 

IL PATCHWORK

Il Patchwork ( dall’inglese patch, pezza e work, lavoro ) è l’arte di cucire insieme piccoli pezzi di tessuti differenti per ottenere un insieme più grande.
Questa tecnica permette di utilizzare ritagli che, accostati con attenzione, possono formare disegni piacevoli e di notevole impatto cromatico.
Può essere realizzato a mano o a macchina , a seconda dei motivi e delle preferenze personali.
Anche se si è abituati a considerare questa arte come una tecnica prettamente americana, essa è presente in tutte le culture ; per quanto riguarda l’Italia, basti pensare alle bandiere medioevali, al costume di Arlecchino, o alla gualdrappa del cavallo e al manto del cavaliere nel dipinto di Simone Martini che raffigura Guidoriccio da Fogliano , dipinto che dimostra come il patchwork fosse un’arte già fiorente nel XIV secolo 
Il secolo di maggiore successo per il Patchwork è il 1800: sia in Inghilterra che in America, le donne ( e spesso anche gli uomini ) si dedicarono a questa attività, vuoi per passione, vuoi per necessità pratiche.
Ad esempio quando per ristrettezze economiche o, come appunto in America, in luoghi disagiati, dove la disponibilità di stoffe era ridotta, si era costretti ad utilizzare ogni singolo pezzetto di stoffa di abiti smessi senza buttare nulla.
E proprio in America nasce l’esigenza nasce l’esigenza di confezionare le trapunte tramite tanti riquadri separati che poi venivano uniti a formare un tutt’uno: la routine della vita pioneristica infatti, vedeva la necessità di adeguarsi a piccoli spazi: si faceva spesso patchwork durante i lunghi viaggi in carovana o nelle pause di lavoro nei campi, per cui le piccole dimensioni dei manufatti erano quanto mai opportune.
Esisteva anche una funzione sociale di incontro e scambi tra donne, nell’epoca dell’America  dei pionieri.
Nel Quilting day , le donne si ritrovavano periodicamente  in casa dell’una o dell’altra per quiltare ( trapuntare ) insieme un quilt .
L’occasione di cucire insieme intorno ad un tavolo, dava modo a donne che distavano anche parecchio l’una dall’altra, di scambiarsi consigli,idee e anche pettegolezzi.
Oggi il patchwork vede una nuova rinascita, nell’ottica di una visione più moderna e forse meno funzionale del processo: non più coperta indispensabile, realizzata con stoffe di recupero proprio per evitare uno spreco di materiale, ma oggetto d’arte, studiato e lavorato per se stesso, magari con stoffe anche costose. Diventa non più soltanto una  “coperta” da relegare in camera da letto, ma  anche un elemento decorativo, pannello volto ad una funzione ornamentale e non più solo pratica.

IL QUILT

I cinesi furono probabilmente i primi a confezionare i vestiti invernali a tre strati.
Tra il primo ed il terzo  veniva inserito uno strato scaldante e il tutto era tenuto fermo da fitti punti di cucitura.
Il termine Quilt probabilmente deriva dal termine latino quiltata che significa trapunta.
Dalla Cina questa idea si sparse per tutto l’Oriente.
I cavalieri delle Crociate,che sotto l’armatura portavano una specie di camicia quiltata,la introdussero in Europa. Qui questa tecnica si utilizzò per fare vestiti caldi e coperte, più tardi degli arazzi.
Nel XIV secolo un’ondata straordinaria di freddo ravvivò in Inghilterra la richiesta di tessuti quiltati.
Inizialmente i disegni dei Quilts avevano uno scopo prettamente pratico; spesso i blocchi prendevano il nome da situazioni usuali (la zangola, il volo d’anatre, la capanna di tronchi ) o da nomi di chi per prima li aveva inventati ( la scala di Giacobbe ,la scelta della sorella ,cara Jane ) ma ben presto vennero introdotti ornamenti artistici che davano modo alle donne di sperimentare il loro estro creativo.
I mercanti portoghesi portarono per primi dall’Oriente dei Quilts i cui ricchi ricami intrecciati servirono quali nuovi modelli.
In Italia nacque la tecnica “ trapunto” la cui specialità consisteva nel trapuntare una coperta monocolore , la coltre .
In Francia i singoli elementi trapuntati venivano messi in rilievo mediante leggere imbottiture introdotte tra una  cucitura e l’altra ( butis)
Oltre al cotone, per i Quilts vengono usati seta e stoffe damascate oppure broccati e velluto.
Un Quilt particolare è quello nato in Inghilterra e molto in voga  durante il periodo vittoriano,  il “ Crazy” , formato da blocchi in cui le stoffe venivano cucite con pezzi irregolari, ricamati e cuciti con fili di seta.
Oggi questa arte femminile è molto popolare nei paesi nordici .
In Italia quindici anni fa è nata l’associazione “Quilt Italia”che raggruppa donne appassionate di Lavori d’Ago, Cucito, Patchwork e Quilting , associazione che oggi conta un migliaio di iscritte.
Il settore è in espansione con un sempre più vivace seguito di appassionate Quilters  e trainante un discreto indotto fatto di fornitori di stoffe ed attrezzature.
  

GLI AMISH

Non si può parlare di Quilts senza citare gli Amish, popolazione di origine germanica e religione anabattista, che nel 1700 si trasferì negli Stati Uniti rifiutando  da allora il progresso, tanto che  ancora oggi  non usano tecnologie moderne ed elettricità.
Le donne eccellono nell’arte di cucire e creare i Quilts; i loro manufatti sono modernissimi nella loro essenzialità e geometria e nel rigore dei disegni.  Il trapunto è fittissimo e molto regolare, sino a 12 punti in un inch.
Usano solo stoffe ( cotone ) in tinta unita, spesso il fondo nero dei loro abiti  e i  colori pastello dei grembiuli.

QUILTS IN ALASSIO

In Alassio, da qualche anno, questo tipo di manufatto sta interessando un gruppo sempre crescente di donne che cuciono Quilts per e nelle loro case , incontrandosi anche periodicamente per scambiarsi consigli e pareri sulle loro creazioni.
L’insegnante Giovanna Usai ha tenuto corsi di Patchwork e Quilting presso l’università della terza età nel 2001 e 2002.
Attualmente Monica Ciccioni tiene corsi presso il laboratorio del negozio Filolandia in Albenga , insegnando le basi di questa tecnica.
In questa mostra sono esposti i Quilts di alcune  alunne di Giovanna Usai e Monica Ciccioni, ma anche  di Quilters  che si sono accostate a questa arte da autodidatta con eccellenti risultati.
Sono inoltre esposti alcuni antichi Quilts e altri interessanti pezzi provenienti da collezioni private e cortesemente prestati per questa esposizione.

Siamo grate all’assessore  al Turismo e alla Cultura del Comune di  Alassio, dottoressa Monica Zioni, per averci concesso di esporre i nostri Quilts  nello spazio così suggestivo della Ex Chiesa Anglica
                                   
                                                                       Giovanna Usai


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